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LA STORIA

L’11 giugno 1946 nacque quella che divenne la quarta delle più gloriose società calcistiche siciliane: L’Acireale. Il primo anno, nella stagione 1946/1947, giocò in serie C girone O e si piazzò al  7° posto mentre nella stagione seguente, nel girone T, si piazzò al 4° posto. Per due stagioni consecutive, la 1948’49 e la 49/50 giocò nel girone D piazzandosi all’11° posto. L’anno dopo si piazzò quindicesima e retrocesse in Promozione, da cui, l’anno dopo arrivò in terza posizione e salì in serie D, ma nella stagione successiva retrocesse di nuovo in promozione per salire solo nella stagione ‘57/’58, cinque anni dopo. Dalla stagione successiva alla ‘68/’69 restò in serie D, piazzandosi nella parte alta della classifica (nel ‘67/’68 ha perso lo spareggio con il Marsala per il primo posto ma ottenne la promozione l’anno dopo).dal ‘70/’71 al ‘74/’75 si piazzò in posizioni di classifica modeste (tranne quando arrivò 6° e 4°). Dal ‘76/’77 all’88/89 (anno in cui, fra l’altro, nacque la F.d.L., il più importante gruppo ultras acese) restò in D, mentre nell’89/90 era in serie C2 per essere promossa due anni dopo in serie C1 ed altri due anni dopo in cadetteria. Il primo anno di seconda serie l’Acireale si piazzò al 16° posto dopo un brutto girone d'andata ed uno splendido di ritorno. Giocò uno spareggio per la salvezza contro il Pisa nello stadio di Salerno dove andarono circa 6500 acesi, mentre i pisani erano un po’ di meno. Lo scontro fu vinto dall’Acireale ed il Pisa dopo 16 anni di cadetteria retrocesse. L’anno dopo l’Acireale arrivò al 17° posto in classifica e retrocesse in terza serie. Nella stagione 1998/99 la società di Via Pasiano, acquistata da Antonino Pulvirenti, retrocesse in C2. Nella stagione seguente l’Acireale arrivò alla finale play off contro L’Aquila e, fuori casa, con oltre 4500 tifosi al seguito non riuscì ad ottenere la promozione. L’anno seguente si piazzò all’11° posto mentre nella stagione ‘01/’02 arrivò 9°. Nel campionato di serie C2 ‘02/’03 l’Acireale riesce ad acciuffare all’ultimo minuto (letteralmente) un posto nei play off ai danni dei “cugini” dell’Igea Virus che fino alla penultima giornata erano 5° ma che nell’ultima partita sbagliò un rigore al 90° circa mentre l’Acireale vinceva. Ai play off avvenne un vero e proprio miracolo in cui alla semifinale d'andata la società siciliana sconfisse la corazzata Brindisi (arrivata 2°) ed al ritornò riuscì a pareggiare 3-3 con un gol sullo scadere di Ventura (in caso di pareggio sarebbero passati i pugliesi in virtù del miglior piazzamento in classifica). Nella finale l’Acireale avrebbe affrontato il Catanzaro (che aveva sconfitto la Nocerina) con andata al Tupparello e ritorno nel capoluogo calabrese. L’andata finì 0-0 con lo stadio tutto esaurito (1200 circa i tifosi del Cz) mentre al ritorno fini 2-0 per l’Acireale (seguito da oltre 3000 tifosi). Il Catanzaro, a causa del “fatto Catania” venne ripescato in C1 per “meriti sportivi” (trovati chissà dove). L’anno dopo l’Acireale finì il girone di andata in testa (nonostante la maggior parte degli arbitri erano spesso ciechi) con una sola sconfitta (ad opera della Viterbese che aveva segnato grazie ad un calcio d’angolo ai piu parso inesistente; inoltre a Pagana, giocatore acese avevano annullato un gol validissimo. L’arbitraggio, tra l’altro era a senso unico). Il girone di andata fu pessimo con i giocatori acesi che non erano piu quelli del girone di andata (vedi il 5-0 rimediato a Chieti:  che i calciatori da fenomeni siano diventati brocchi?) e gli arbitri che annullavano gol regolari, erano ciechi per i falli e rigori acesi mentre ne vedevano inesistenti per gli avversari (scandaloso fu il caso di Acireale - VisPesaro del 07/03/’04 finita 1-1 in cui venne annullato un gol da oltre 35 m a Cardinale (indovinate di che squadra era questo giocatore?) e la squadra pesarese pareggiò con un rigore dubbio nell’ultimo dei minuti di recupero (ai più sembrati eccessivi). Si concluse la stagione al 4° posto e disputarono i play off con la Viterbese. Ma come se non bastasse Pulvirenti alla vigilia aveva comprato il Catania (città tanto vicina geograficamente quanto distante per simpatia). L’andata al  Tupparello finì 2-1 per loro ed il ritorno 1-0 per i laziali. Dopo 24 ore Pulvirenti abbandonò l’Acireale. Quasi all’inizio della stagione l’Acireale venne acquistato da Salvatore di Grazia che si ritrovò senza la maggior parte dei giocatori, senza allenatore e senza quasi tutti i dirigenti. Dapprima l’allenatore fu Orazio Sorbello e poi Guido Ugolotti. Alla fine l’Acireale si salvò senza i play out con un girone di andata deludente ed uno di ritorno da media play off.

La stagione 2005\’06 si aprì nel peggiore dei modi: 3 partite, 3 sconfitte (Acireale-Napoli 0-2 con gol irregolare annullato ai granata e gol dubbio concesso al Napoli); (Martina-Acireale  3-1 con l’Acireale che passa in vantaggio con 1 calcio di rigore battuto dal capitano Beppe Giglio e poi subisce la rimonta dei padroni di casa); (Chieti-Acireale 1-0 con la squadra siciliana che gioca bene ma viene punita oltre misura da 1 disattenzione difensiva e subisce l’infortunio del primo portiere, Giorgio Corona); nella partita successiva arriva finalmente il primo risultato positivo in cui l’Acireale, tra le mura amiche, riesce a bloccare la capolista (che aveva fatto solo vittorie) in un pareggio per 1-1 (il loro gol, tra l’altro, viene segnato su un calcio di rigore molto contestata dalla squadra e dai tifosi acesi); nella partita successiva arriva finalmente la prima vittoria: JUVESTABIA – ACIREALE 0-1 (con 1 bellissimo gol di Girolamo D’Alessandro); successivamente in casa si gioca contro la Lucchese: si termina con uno 0-0 che più o meno annoia tutti (l’Acireale avrebbe da recriminare per un rigore non concesso); la domenic… volevo dire il lunedì dopo si gioca il posticipo alle 20.30 seguito dalle pay tv (l’ultima partita che l’Acireale giocò davanti le telecamere della pay tv fu a Viterbo contro la squadra di casa) contro il fanalino di coda Pistoiese. La partita finisce 0-1 x l’Acireale con gol di Mancino al 37’ e gli undici coraggiosissimi tifosi acesi giunti fino alla Toscana possono tornare felici a casa. La settimana dopo è la partita più attesa dal popolo granata: il derbyssimo col Gela. Venuti in circa 250, i tifosi giallorossi… ops biancoazzurri… volevo dire rosanero… insomma, questi arlecchini non si faranno mai sentire. Ancora tarda ad arrivare la 1° vittoria in casa, forse a causa dell’inesperienza dei giocatori, ma fatto sta che la partita finisce 0-0 con spettatori molto annoiati. Unica nota positiva: l’imbattibilità di Alex Cordaz, il portiere granata (Corona è ancora inutilizzabile) dura da parecchi minuti e l’unico gol che ha subito è stato su calcio di rigore. La domenica dopo si gioca a Sassari e la partita finisce 1-1 con l’Acireale che passa in vantaggio, recuperato poi dagli avversari (e quindi imbattibilità persa x l’ex portiere nerazzurro). Complimenti ai venti tifosi presenti anche in sardegna. Il turno successivo, due domeniche dopo, (c’è stato un turno di riposo) si gioca Acireale-Martina. 1-1 il risultato con l’Acireale che non riesce ad ottenere la 1° vittoria della stagione in campo amico ed annoia gli spettatori, che alla fine della partita fischiano la squadra. Bisogna però dire che il Martina è in zona play-off.. Tanti altri i pareggi, fino alla sconfitta-beffa in Perugia - Acireale (2-1 per loro al 94°). Il turno dopo, Acireale - Grosseto, finisce 1-0 per l'Acireale.

 

 

 

 

 

 

 

Acireale 35
Viagrande 27
Troina 26
Gravina 26
Taormina 24
Giardini 21
Linguaglossa 21
R. Messina 19
R. Generali 18
Misterbianco 18
Mascali 17
Agira 17
R. Giustra 16
Riposto 16
S. Gregorio 13
S.M. la stella 5

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